“Quando è stata approvata la legge regionale 19 sui territori montani, nel 2015, i rappresentanti territoriali della Lega, politici e istituzionali, hanno fatto credere di aver concesso alla nostra Provincia una sorta di autonomia territoriale e fiscale. Ma non è andata così”, lo hanno detto in conferenza stampa, stamattina, a Sondrio, Fabio Pizzul e Michele Iannotti, capogruppo regionale e segretario provinciale del Pd, che hanno incontrato i media locali proprio per fare il punto sull’“Attuazione della legge regionale 19/2015 – Riforma del sistema delle autonomie della Regione e disposizioni per il riconoscimento della specificità dei territori montani in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56”.
“Ricordiamo tutti l’enfasi con cui è stata salutata l’approvazione di questa legge regionale nel luglio del 2015, con dichiarazioni che celebravano il ‘primo passo verso l’autonomia’ e il via al ‘federalismo fiscale per la provincia di Sondrio’ – hanno aggiunto i due esponenti dem –. Oggi, a distanza di 6 anni esatti, dobbiamo appurare, come spesso è avvenuto in queste legislature, che rimaniamo, purtroppo, dentro la politica degli annunci”.
Gli esempi si sprecano per il Pd della Valtellina: “Dove sono i soldi dell’imposta di bollo riscossa sul territorio e che dal 2016 in poi ogni anno dovevano essere trasferiti alla provincia di Sondrio? Che fine ha fatto il fantomatico Comitato paritetico per la specificità montana che dovrebbe dare i pareri sui progetti di legge che interessano il nostro territorio? Dove sono finite le premialità previste nella concessione di contributi e sovvenzioni a famiglie, imprese e associazioni della nostra provincia?”, si è chiesto Iannotti assieme a Pizzul.
“In 6 anni nulla di tutto questo si è concretizzato. Una situazione che fotografa dunque ancora una volta l’incapacità di governare di una Giunta regionale a trazione leghista che non riesce nemmeno ad attuare le leggi regionali approvate. I cittadini della provincia di Sondrio sono stufi delle promesse e degli annunci e vogliono i fatti. In Lombardia e in provincia di Sondrio è ora di cambiare”, hanno concluso Pizzul e Iannotti.